Il nome Rosa Damascena deriva dalla città di Damasco, attuale capitale della Siria, intorno alla quale questo fiore speciale si è esteso nella sua coltivazione ed ha superato, nel corso del tempo, di gran lunga i suoi antichissimi confini.
È molto probabile, infatti, che dal Medio Oriente questa specie ibrida di rosa, sia stata portata nell’Europa dell’Est durante il dodicesimo secolo, più precisamente nel periodo della Seconda Crociata.
Giunta in Bulgaria (ma anche in altre parti del mondo come India, Cina e Russia), questa pianta ha trovato un terreno fertile e particolarmente adatto per la sua proliferazione, in particolare nella cosiddetta Valle delle Rose la quale, ancora oggi, è conosciutissima in tutto il mondo per essere una delle maggiori produttrici di olio di Rosa Damascena.
La Valle delle Rose deve il suo nome al fatto di essere interamente costellata dai roseti della Damascena, che qui viene definita, per antonomasia, anche Rosa Bulgara.
Si va da est, presso la cittadina di Kazanlik, sino a Kusoura ad ovest, un paesino di appena 1000 abitanti. A metà strada tra i due centri urbani sorge una terza cittadina, Karlovo. La Valle delle Rose è lunga circa 80 km ed ha una larghezza variabile, ora di pochi chilometri, ora fino a 15 km.
La circondano, a mo’ di corolla, montagne dai rilievi modesti, di poco superiori ai 2000 metri, mentre l’altitudine media della valle è di 600 metri.
Raramente le condizioni climatiche di questo posto sono rigide: ad esempio, negli ultimi 15 anni, la temperatura non è mai scesa sotto 0° C.
Negli anni in cui nevica invece, la neve dura pochi giorni prima di sciogliersi e tutto ciò determina un microclima ideale per la fioritura della Rosa damascena, che avviene tra la seconda metà di maggio e la prima metà di giugno o i primi di luglio quando, nella Valle delle Rose, la temperatura media (per quanto riguarda le massime) si aggira attorno ai 20° C.
Il tempo della fioritura coincide con quello del raccolto che però si fa praticamente di notte: inizia al massimo alle 4 del mattino e non si spinge oltre le 9: i petali vanno, infatti, raccolti quando sono ancora bagnati di rugiada, se si vuol preservare la fragranza della “trigintipetala”.
Come si intuisce facilmente dal nome, la Rosa Damascena ha intorno ai 30/36 petali in media.
Il loro profumo è delicato e intenso allo stesso tempo, per questo i prodotti da essa derivati hanno un aroma davvero esclusivo.